ENERGIA SOLARE CHE GIUNGE SULLA TERRA
La radiazione solare che giunge sulla terra è
caratterizzata da onde di lunghezza compresa tra circa 0,2 e 3 µm (micrometri,
cioè milionesimi di metro). l'occhio umano percepisce come luce solo le radiazioni
con lunghezza d'onda compresa mediamente tra 0,38 e 0,76 µm.
Le onde di lunghezza inferiore a 0,38 µm sono denominate ultraviolette,
quelle di lunghezza superiore a 0,76 µm sono dette infrarosse.
La potenza della radiazione solare incide su una superficie ad essa perpendicolare, posta
al di fuori dell'atmosfera terrestre, è praticamente costante ed è pari a 1,35 KW/m²
(chilowatt al m²); detta potenza è chiamata costante solare. L'entità di energia
solare che giunge sulla terra varia principalmente in funzione della latitudine del
luogo (massima all'equatore, minima ai poli) a causa della differente inclinazione con cui
giungono al suolo i raggi solari.
A maggiore inclinazione corrisponde uno spessore maggiore di atmosfera attraversata e
quindi una minore intensità solare al suolo. L'entità di energia solare (KW/m²) che
giunge sulla terra varia anche in funzione delle condizioni atmosferiche (nuvolosità).
L'atmosfera terrestre funge da filtro ai raggi
solari e ne riduce in modo apprezzabile l'intensità con cui giungono al suolo. Si
considera pari a 1 KW/m² la potenza solare massima captabile da una superficie al livello
del suolo, perpendicolare ai raggi solari, per sole allo zenit ed in condizioni di
atmosfera perfettamente limpida.
Fuori dall'atmosfera la radiazione solare su una superficie perpendicolare alla radiazione
è di circa 1,4 KW/m².
Sulla superficie terrestre la radiazione solare su una superficie perpendicolare alla
radiazione minore o uguale a 1KW/m².
CONVERSIONE DELL'ENERGIA SOLARE IN CALORE
Vi sono vari sistemi di captazione che permettono
di ottenere tale trasformazione a differenti valori di temperatura.
Alte temperature (oltre 500 °C) si ottengono concentrando con eliostati i raggi
solari su una caldaia. Gli eliostati sono specchi che, a mezzo di un sofisticato
sistema, inseguono automaticamente il sole nel suo moto apparente intorno alla terra.
Questo sistema, molto complesso, viene oggi impiegato esclusivamente nelle centrali
eliotermoelettriche.
Medie termperature (100 - 300 °C) si possono ottenere facendo ricorso ad un sistema
più semplice che utilizza specchi del tipo cilindrico parabolico che ruotano
intorno ad un solo asse. Tali temperature permettono il funzionamento di motori solari
con un soddisfacente rendimento; vengono impiegati per azionare compressori, pompe per il
sollevamento dell'acqua e simili.
Il calore a bassa temperatura (inferiore a 100 °C), del cui impiego intendiamo
essenzialmente parlare, si ottiene con i collettori piani, denominati anche collettori
senza concentrazione. Il loro impiego è indirizzato prevalentemente alla produzione
di acqua calda (per uso civile, agricolo, industriale) o di aria calda (per
riscaldamento di ambienti).
Oltre alla radiazione diretta, i collettori piani convertono in calore anche la radiazione
diffusa. Quest'ultima non è trascurabile raggiungendo anche il 20 % di quella diretta
in giornate serene (quindi con un massimo teorico di 200 W/m²), ed arrivando a valori
anche superiori in una giornata di cielo coperto.
I circuiti possono essere del tipo diretto o
indiretto. Nel circuito diretto il fluido vettore è lo stesso di quello di
utilizzazione. Il circuito è unico. Si tratta di impianto semplice ed economico.
Nel circuito indiretto il fluido vettore cede calore a quello di utilizzazione in
uno scambiatore. Vi sono così due distinti circuiti idraulici. Nelle località
dove esiste la possibilità di congelamento dell'acqua circolante nel collettore la scelta
è limitata al circuito indiretto, che è il solo a consentire il ricorso a miscele
anticongelanti oltre che atte ad evitare incrostazioni. Il circuito indiretto si
presta inoltre ad una più precisa regolazione al fine della migliore utilizzazione
dell'energia solare captata.
Per tali motivi si sceglie, nella maggior parte dei casi, la soluzione del circuito
indiretto, benché risulti più complessa e costosa. Per quanto concerne la circolazione
del fluido vettore, essa può essere:
SCHEMI DI PRINCIPIO DELL'IMPIANTO
Gli impianti a circuito idraulico indiretto
possono essere realizzati secondo due schemi fondamentali.
Nello schema (a) lo scambiatore è posto nel serbatoio di accumulo dal quale si
preleva l'acqua calda per l'utilizzazione.
Nello schema (b) lo scambiatore è invece collocato in un contenitore distinto,
dove l'acqua viene preriscaldata prima di essere immessa nello scaldacqua
tradizionale.
Il primo sistema è più semplice e meno costoso del secondo, il quale però consente
l'utilizzazione di una quota maggiore dell'energia solare captata. Infatti la trasmissione
del calore dal fluido vettore all'acqua avviene soltanto se la temperatura di quest'ultima
è inferiore: tale circostanza si verifica più frequentemente nel sistema (b), dato che
l'acqua preriscaldata può avere anche una temperatura di poco superiore a quella
dell'acquedotto e non vincolata alla temperatura richiesta dall'utilizzazione (35-50 °C).
Si comprende pertanto come lo schema (b) consenta di fruire anche dell'energia termica
captata dal collettore nelle condizioni atmosferiche meno favorevoli (cielo nuvoloso, ore
meno calde del giorno).
PANNELLI SOLARI: BILANCIO TERMICO
In · Ac · TETA · ALFA = qut + qp
Iu [W/m²] componente
normale del flusso solare incidente sulla superficie del collettore
Ac [m²] superficie utile del collettore
TETA coefficiente di trasmissione della copertura trasparente
ALFA coefficiente di assorbimento della piastra captante
qut [W] calore trasferito dal collettore al
fluido termovettore
qp [W] calore disperso verso l'ambiente
n = | qut ------- AcIn |
COLLETTORI SOLARI PER LA PRODUZIONE DELL'ACQUA CALDA
L'ACQUA CALDA GRATIS: "CATTURIAMO" IL SOLE
Quella dei collettori solari per il riscaldamento
dell'acqua è una tecnologia, a tutti nota ma ancora, almeno nel nostro Paese, poco
utilizzata.
Si tratta, tuttavia, di un sistema che, negli ultimi anni, ha raggiounto livelli di durata
e affidabilità certamente paragonabili a quelli degli altri impianti convenzionali,
scaldabagno elettrico e caldaietta a gas.
Anche dal punto di vista dei costi, in considerazione di un discreto abbassamento dei
prezzi, il sistema si propone ormai come valida e conveniente alternativa agli impianti
tradizionali ed in particolare al boiler elettrico, dato un costo del KWh che, come visto,
può in certi casi sfiorare le 700 lire.
La possibilità di un abbattimento dei costi del 41% rende l'intervento davvero da non
perdere. Tenendo presenti alcune ovvie limitazioni e semplici accorgimenti, in molte
abitazioni si può utilizzare lo scalda acqua solare per soddisfare una considerevole
parte del fabbisogno annuale e beneficiare di sensibili riduzioni della bolletta
energetica. Il funzionamento è fra i più semplici ed ecologici: i collettori solari
"intrappolano", per così dire, l'energia proveniente dal sole e la accumulano,
riscaldando dell'acqua ad una temperatura compresa fra i 40 °C ed i 70 °C.
A queste temperature l'acqua può essere utilizzata, nel campo civile, per la produzione
dell'acqua calda senitaria necessaria in casa, per il riscaldamento di piscine, o anche
per il preriscaldamento o l'integrazione di impianti di riscaldamento degli ambienti.
In quest'ultimo caso, l'accoppiamento ai normali sistemi radianti a serpentina, disposta
sotto il pavimento, a soffitto o anche a parete, può rendere davvero significativo il
contributo solare al raggiungimento in casa della temperatura di comfort. Visti anche i
costi dell'inverno, in fase di ristrutturazione di un edificio, l'installazione di un
impianto solare di riscaldamento invernale è da considerare con molta attenzione.
Fornire col sole l'energia per riscaldare una struttura edilizia, convenzionale dal punto
di vista della progettazione energetica, implica l'adozione di tutti quei provvedimenti
atti a limitarne le dispersioni termiche e a sfruttare gli altri contributi solari
passivi. Tutto ciò, come si intuisce, risulta di più semplice ed economica realizzazione
solo in fase di prima costruzione di un edificio.
Un sistema solare per la produzione d'acqua calda sanitaria, nella forma più comune, è
composto da uno o più collettori, pannelli piani della superficie di 1 - 2 m² opaca e
scura, per meglio assorbire la radiazione solare e trasferire il calore al fluido che
scorre in appositi canali interni al pannello e da un serbatoio d'accumulo dell'acqua
calda. Il collettore è normalmente fornito di una copertura trasparente che lascia
filtrare la luce solare ma "introppola" la radiazione infrarossa riemessa dal
pannello. L'acqua dell'impianto solare può essere direttamente utilizzata. Anche nelle
giornate invernali in cui l'insolazione è insufficiente e la temperatura dell'acqua non
raggiunge i valori ottimali i collettori garantiscono, comunque, un risparmio di energia.
L'acqua del serbatoio avrà, infatti, una temperatura superiore a quella dell'acqua
corrente e per renderla utilizzabile consumeremo meno energia. Proprio a motivo di ciò,
il serbatoio d'accumulo è provvisto, in molti casi, di una resistenza elettrica che, solo
in caso di necessità, si attiva automaticamente nelle giornate più fredde o nuvolose.
In ogni caso il collegamento idraulico dell'impianto a collettori a boiler elettrico o
alle comuni caldaie monofamiliari o condominiali, ci assicurerà l'eventuale integrazione.
Le soluzioni tecniche ed impiantistiche sono numerose e rendono gli impianti a collettori solari di semplice installazione adattabili alle diverse esigenze. In commercio si trovano sistemi a colletori scoperti (strisce in polipropilene prive di copertura trasparente, collettori copri falda) o integrati (sistemi in cui il collettore fa anche da serbatoio), per un uso prevalentemente estivo e diurno o per riscaldamento dell'acqua di una piscina. Se possediamo una casa al mare, che utilizziamo due o tre mesi, tenuto conto dello sgravio IRPEF, conviene certamente l'installazione di tali sistemi in sostituzione del boiler elettrico.
ESEMPIO IMPIANTO PER USO ESTIVO | |
Tipo | scoperto striscia polipropilene (sistemi integrati collettore-serbatoio) |
Superficie necessaria | 2,5 - 3,5 m² |
Volume accumulo | 100 - 150 litri |
Disposizione | Superficie piana Superficie inclinata rivolta a sud |
Periodo d'utilizzazione ottimale | Da maggio - giugno a settembre - ottobre |
Acqua calda prodotta giornalmente | 200 - 300 litri |
Costo | 700.000 - 1.400.000 Lire |
Detrazione IRPEF 41% | 280.000 - 560.000 |
Costo effettivo | 420.000 - 840.000 |
Risparmio d'energia elettrica per stagione | 100.000 - 400.000 |
Tempo di rientro della spesa | 2,5 - 4 anni |
Come riportato nella tabella precedente, i costi
di questi tipi di impianto sono abbastanza bassi ed è possibile realizzarli col "Fai
da te".
Si va dalle 700.000 lire a 1,4 milioni di lire, con accumuli da 100 - 150 litri e pompa di
circolazione ed eventuale connessione al boiler elettrico da utilizzare soltanto nei
Week-end autunnali. La produzione di un impianto di queste dimensioni è di circa 200 -
300 litri al giorno di acqua calda. Considerato un costo dell'energia elettrica, alle
tariffedella seconda casa, di 357 lire/KWh, nel caso di nuclei familiari di 3 -5 persone e
di un periodo d'utilizzo compreso trai 2 e i 4 mesi l'anno, con il 41 % d'abbattimento
IRPEF l'impianto si ripaga in 3 - 4 anni. Anche nei condomini, dove sono disponibili ampie
terrazze di copertura, la semplicità d'installazione e lo sconto fiscale rendono questa
soluzione sicuramente interessante se non addirittura irrinunciabile, nei casi in cui la
produzione dell'acqua calda sia già centralizzata.
Per un'utilizzazione annuale useremo, invece, i
sistemi ad elementi (collettore-sebatoio) separati a circolazione sia naturale che forzata
o i sistemi, ed è il caso più comune, compatti (monoblocco) nei quali il collettore ed
il serbatoio sono distinti ma assemblati in un unico telaio che fa supporto.In questi
ultimi sistemi l'acqua sanitaria, presente nel serbatoio situato nella parte alta del
monoblocco, viene riscaldata, attraverso una serpentina, dal liquido che, per moto
naturale a termosifone, senza bisogno di pompe, circola continuamente fra collettori e
serbatoio d'accumulo del calore. Questa separazionedei due fluidi consente l'impiego, nel
circuito dei collettori, di una soluzione antigelo d'acqua e glicole che, cosa
importantissima, protegge i collettori dai depositi di calore e dalle ossidazioni od
occlusioni che il passaggio diretto dell'acqua di casa causava nei primi scaldacqua solari
installati negli anni 70.
I sistemi compatti sul mercato hanno superfici captanti che vanno da 1 a 4 m² e serbatoi
di capacità compresa fra i 100 e i 300 litri. Sono modulari (si possono collegare insieme
per formare sistemi più grandi) e normalmente forniti completi di Kit - "Fai da
te", comprendenti supporti metallici, staffe e raccordi, per l'installazione ed il
collegamento idraulico.
Gli impianti possono essere unifamiliari o anche condominiali. In particolare nei
condomini in cui la distribuzione dell'acqua calda sanitaria sia già centralizzata e
specie quando l'acqua calda sia prodotta dalla stessa grande caldaia dell'impianto termico
invernale (in estate la caldaia sarà costretta a funzionare a bassissimi rendimenti),
l'installazione di impianti solari può risultare più che mai semplice e conveniente.
Gli impianti si possono installare nei terazzi, in giardino e, nel rispetto di eventuali
vincoli urbanistici, anche in verticale su muri esterni (uso invernale) e anche sui tetti
a falde e con tegole. Importantissime in ogni caso l'esposizione a sud dei collettori e
l'assenza d'ombre create da altri edifici, da vegetazione o da montagne.
Gli elementi da consesiderare per orientare la scelta del sistema sono:
REGOLE PRATICHE PER L'INSTALLAZIONE
Il dimensionamento ottimale di un impianto si effettua in base a:
Sulla base dell'esperienza acquisita in questi
anni e del numero di impianti installati in tutta l'Europa, le ditte costruttrici hanno
ormai individuato le dimensioni di più largo impiego per collettori e serbatoi d'accumulo
e gli installatori sono in grado di adattare al meglio gli impianti alle esigenze
dell'utenza.
Per una prima individuazione della taglia dell'impianto e quindi dei costi, si è ritenuto
utile riportare nella tabella che segue alcuni valori indicativi che possono aiutare nella
scelta del sistema compatto adatto alle nostre esigenze. I dati sono stati calcolati sulla
base di un consumo giornaliero stimato di 60 - 70 litri d'acqua calda a 45 °C per
persona.
Dati clinici di riferimento |
Superficie collettori (m²/persona) |
Inclinazione collettore Gradi |
Milano |
1 -1,2 |
45 - 50 |
Roma |
0,7 - 0,8 |
41 - 45 |
Palermo |
0,6 - 0,65 |
38 - 40 |
Per l'individuazione della capacità del serbatoio d'accumulo si possono prevedere dai 50 a 60 litri per persona.
Gli impianti attuali, con davvero piccole
attenzioni e manutenzioni possono superare i 15 anni di vita.
Le deludenti prestazioni dei primi sistemi artigianali installati negli anni 70 hanno
creato, almeno in Italia, un clima di sfiducia verso gli impianti solari. Come sempre,
però, l'esperienza accumulata gli accorgimenti tecnici, la magliore qualità dei
materiali utilizzati e delle tecniche di lavorazione hanno fatto sì che la durata media
dei sistemi solari sia ormai quasi triplicata rispetto a quella dei primi sistemi.
Una conferma di ciò arriva dai paesi del centro e del nord Europa nei quali, nonostante
condizioni climatiche meno generose delle nostre e quindi maggiori tempi di ritorno dei
costi degl'impianti, il mercato del solare ha avuto in questi anni una rapida crescita.
Facciamo qualche conto e vediamo perchè.
Nell'arco dell'anno, con uno scalda acqua solare ben dimensionato ed evitando, cosa che
andrebbe fatta in ogni caso, inutili sprechi d'acqua si può, con facilità, risparmiare
dal 50 al 70 % e più, del costo dell'energia necessaria alla produzione dell'acqua calda
sanitaria.
Il risparmio corrispondente, in termini d'energia elettrica richiesta da un comune
scaldabagno elettrico, o di metano consumato da una caldaia, si può stimare con l'aiuto
della seguente tabella.
ENERGIA RISPARMIATA IN UN ANNO | |||||||
Caso di produzione con scaldabagno elettrico(¹) | Caso di produzione tramite caldaia a gas(²) |
Caso di produzione tramite caldaia centralizzata a gas(³) |
|||||
Dati clinici di riferimento |
Massima copertura |
A persona |
Per m² di collettore |
A persona |
Per m² di collettore |
A persona |
Per m² di collettore |
fabbisogno | KWh |
KWh |
m³ |
m³ |
m³ |
m³ |
|
% | metano |
metano |
metano |
metano |
|||
Milano |
60 |
590 |
490 |
75 |
60 |
100 |
85 |
Roma |
65 |
640 |
750 |
80 |
95 |
110 |
130 |
Palermo |
75 |
670 |
950 |
85 |
120 |
120 |
170 |
(¹) Rendimento complessivo dello scaldabagno elettrico
con accumulo: 85-90%
(²) Rendimento medio di produzione della caldaia istantanea a metano: 70-80%
(³) Rendimento medio annuale di produzione della caldaia a metano centralizzata: 50-60%
Per un calcolo del ritorno economico che ogni anno avremo in seguito all'installazione di uno scaldacqua solare, con i riferimenti riportati nel quadro che segue, i conti si fanno presto.
Risparmio economico annuale in lire | ||||||
Caso di produzione con scaldabagno elettrico(¹) | Caso di produzione tramite caldaia autonoma a gas(²) | Caso di produzione tramite caldaia centralizzata a gas(²) | ||||
Dati clinici di riferimento | A persona | Per m² di collettore | A persona | Per m² di collettore | A persona | Per m² di collettore |
Milano | 200.000 | 170.000 | 97.000 | 78.000 | 130.000 | 110.000 |
Roma | 225.000 | 260.000 | 104.000 | 123.000 | 143.000 | 169.000 |
Palermo | 240.000 | 330.000 | 95.000 | 132.000 | 132.000 | 187.000 |
(¹) Costo medio dell'energia elettrica utilizzato per
il calcolo: 350lire/KWh
(²) Costo del metano 1100 - 1300 lire/m³
Bibliografia:Atti della Conferenza dell'Energia-Cometta,casa ed.Delfino,l'Energia Solare
Il costo medio degl'impianti solari, in lenta diminuzione già da alcuni anni è di circa 1.300.000 - 1.500.000 lire per m² installato per gli impianti unifamiliari e di circa 700.000 - 800.000 lire per m² installato, nel caso trasformazione di impianti centralizzati (un impianto nuovo per un palazzo di 50 appartamenti costa un centinaio di milioni). I prezzi si intendono I.V.A. compresa.