ENERGY MANAGER 2000

Nicola De Nardi


La figura professionale e le funzioni dell’ Energy Manager sono state già delineate in precedenti articoli pubblicati sulla rivista il Politecnico .

Le direttive tecnico-legislative e l’evoluzione tecnologica sono in rapida trasformazione, per cui è necessario seguire continuamente lo sviluppo del settore energetico nell’ambito delle direttive comunitarie e delle vicende internazionali riguardanti la produzione e l’utilizzo delle risorse energetiche.

La previsione dei prossimi anni, fino al 2010, evidenzia, in ambito internazionale:

- una crescita soft della domanda petrolifera e del prezzo del petrolio;

- un aumento del consumo di gas naturale da 44 MTEP a 65 MTEP;

- un aumento della produzione di elettricità fino a 1500 GW elettrico;

- un aumento dell’emissione di CO2, che contribuisce ad aumentare la temperatura del pianeta.

Attualmente la popolazione mondiale consuma circa 9 miliardi di tep = 9GTEP, BR 36% da petrolio, 24% da carbone, 20% da gas naturale, 20% da energie alternative (6% nucleare e 14% energie rinnovabili).


Nel 2020 si prevede una popolazione mondiale di 8 miliardi di persone ed un consumo energetico di 18 GTEP.


In 150 anni l’emissione di CO2 ha prodotto un aumento del 20% nella biosfera per cui si è passati da 290 a 350 ppm.


La necessità di ridurre le emissioni di CO2 sul pianeta impone l’attuazione di una nuova strategia internazionale intesa a conseguire la massima efficienza energetica.

Programma Comunitario SAVE II.

Il programma SAVE II ha avviato l’attuazione di misure legislative che garantiscono lo standard di minima efficienza energetica previsto dalla Direttiva 92/42/Cee; tali misure prevedono, tra l’altro:

- certificazione energetica degli edifici, prevista anche dall’art. 30 della legge 10/91, e già esecutiva in molti paesi della Cee;

- il controllo periodico del rendimento dei generatori di calore degli impianti termici;

- l’etichettatura degli elettrodomestici, con indicazione della classe energetica di appartenenza (da A a G, a seconda del valore dell’efficienza energetica) e del consumo energetico medio annuo;

- l’obbligo di uno standard di minima efficienza per frigoriferi e congelatori di varie dimensioni e potenze.

Il programma SAVE II tende anche al potenziamento ed allo sviluppo del settore edilizio, attualmente in crisi, attraverso le attività di riabilitazione energetico-ambientale.

Si prevedono 200.000 impieghi addizionali permanenti per l’assunzione delle regole di efficienza energetica negli edifici e molti altri posti di lavoro per produrre o utilizzare una componentistica più avanzata e competitiva, che realizzi un’efficienza energetica più elevata negli edifici.

Progetto SAVE-FIRE.

Questo progetto pilota è finalizzato a rafforzare il ruolo e la funzione dell’Energy Manager ed aiuta la realtà locale a sviluppare la propria "capacity building, in materia di efficienza energetica.


E’ prevista una forte sensibilizzazione del responsabile delle imprese e delle pubbliche amministrazioni sulla presenza dell’Energy Manager.


La F.I.R.E. ha costituito un elenco nazionale nominativo degli Energy Manager italiani

operanti nei vari settori: Sanità, Enti Locali, Trasporti etc. .


L’interazione tra l’Enea e la Fire si concretizza poi nella formazione professionale degli Energy Manager, nell’associazionismo, in studi e ricerche che portano poi a proposte concrete sulle strategie ed i problemi nel settore energetico.

Energy Manager 2000.

La funzione dell’Energy Manager diventa sempre più complessa, perchè deve avere il supporto di conoscenze interdisciplinari e di interazioni tra competenze riguardanti il servizio calore ed il servizio elettricità dal punto di vista della produzione e della utilizzazione.


L’Energy Manager si trova così al centro di possibili e necessarie interazioni tra il sistema produttivo dell’energia, sistema della committenza del servizio energia (utenza), pubblica amministrazione, ambiente.

Le linee d’intervento della sua azione necessitano, quindi, di esperienze e di conoscenze:

- nell’uso e conservazione razionale dell’energia;

- nello sviluppo e redazione di bilanci energetici;

- nell’ottimizzazione dei contratti, del servizio calore ed elettricità;

- nell’effettuazione di audit energetico;

- nei controlli e prescrizioni indicate dal DPR 412/93;

- della legislazione nazionale, regionale e comunitaria in materia Energetica, ambientale e della sicurezza;

- della normativa tecnica UNI, CEI, prevenzione incendi;

- della metodologia di valutazione tecnico-economica;

- delle tecniche di finanziamenti;

- dei sistemi tariffari delle diverse fonti energetiche;

- dell’impiantistica termica ed elettrica;

- delle strutture edilizie con particolare riferimento alle caratteristiche di dinamica termica della struttura.

L’Energy Manager negli Enti Locali

.


L’art. 19 della legge 10/91 riconosce formalmente l’esistenza di tale figura professionale, già operante con la qualifica di E. M. presso le maggiori industrie ed i gruppi del terziario. Nello stesso art. 19 e nella successiva circolare M.I.C.A. 219/F sono prescritti i compiti dell’Energy Manager. .

La normativa citata evidenzia la funzione propositiva dell’E.M. ed il fatto che il responsabile non deve necessariamente appartenere all’Ente Locale.


La possibilità che il responsabile possa incidere sulla gestione e l’utilizzo delle risorse energetiche dipende molto, oltre che dalle competenze specifiche nel settore energetico, anche dalla capacità di dialogo con la struttura decisionale dell’Ente.


L’azione dell’energy manager può avere una forte ricaduta sul bilancio energetico comunale ,in termini di risparmio di forti somme,solo se il decisore dimostra di essere sensibile alle problematiche della conservazione e dell’uso razionale dell’energia.


Il compito dell’E. M. è anche quello di individuare immediatamente quali siano gli interventi più semplici e meno costosi, e fare una valutazione dell’entità delle somme risparmiabili cosicchè il Responsabile dell’Ente Locale possa fare una valutazione immediata della convenienza economica di avere un consulente energetico nella gestione continua degli impianti termici ed elettrici del Comune.

Competenza dell’ Ente locale in materia energetica.

Art. 1 della legge 10/91.Ulitizzazione delle energie rinnovabili per il pubblico interesse e pubblica utilità.


Art.4 della legge 10/91.Criteri per la conservazione dell’energia quali parametri da considerare negli appalti di servizi e opere pubbliche.


Art. 19 della legge 10/91. Ruolo e compiti dell’Energy manager.


Art. 26 della legge 10/91.Utilizzo delle fonti rinnovabili di energia per gli edifici della P.A.


Art. 28 della legge 10/91 e DPR 412/93 :

Obbligo del progetto per tutti gli impianti di riscaldamento e controllo del Comune sulla presentazione obbligatoria del progetto e della relazione tecnica assieme a quella della struttura tecnica dell’edificio .


Art. 30 della legge 10/91. Certificazione energetica dell’edificio .


Art. 33 della legge 10/91 e DPR 412/93. Verifica dell’applicazione delle norme del DPR 412/93.


Art. 35 della legge 10/91.I lavori non conformi al progetto devono essere sospesi o adeguati alle norme.

La legge, pertanto, indirizza l’autorità comunale ad intervenire sulle strutture di propria competenza ai fini della conservazione e dell’uso razionale dell’energia,e ad elaborare una programmazione energetica locale.


Il responsabile della conservazione e dell’uso razionale dell’energia deve essere capace di concretizzare le indicazioni strategiche provenienti dagli Amministratori eletti coordinando la pianificazione energetica attuata sul territorio comunale e promuovendo un coinvolgimento responsabile della struttura tecnico-amministrativa del comune.


I controlli di cui all’art. 10 e 11 del DPR 412/93 inducono una maggiore efficienza energetica ed un benefico effetto in termini di sicurezza e tutela ambientale.


Per i comuni al di sopra 50.000 abitanti l’ art. 5 della legge 10/91 impone una revisione del P.R.G. in chiave energetica, ai fini di una saggia politica energetica territoriale.

Ipotesi di un percorso di lavoro dell’Energy Manager.

Analisi ed attento esame della seguente documentazione:

-Schemi e disegni degli impianti ed edifici:

-Manuali d’uso di impianti e di macchine ;

- Libretto d’impianto, di centrale, Vigili del fuoco, Ispesl, etc. ;

-Certificazione di conformità ai sensi della legge 46/90;

- Sopralluoghi tecnici sugli impianti termici ed elettrici del Comune e compilazione di schede per le varie utenze energetiche;

Esame delle caratteristiche energetiche e valutazione della efficienza energetica;

- Analisi dei contratti di fornitura di energia elettrica e servizio calore a gas e a combustibile liquido, allo scopo di ottimizzare i contratti e individuare le cause di bassa efficienza energetica;

- Impostazione della contabilità energetica sulla base dei dati di consumo di combustibili, carburante per autotrazione e di energia elettrica;

- Individuazione di indicatori energetici;

- Controllo della corretta manutenzione degli impianti ai fini di ottenere la massima efficienza e minori costi;

- Diagnosi energetica e audit energetico;

- Stesura di proposte operative per interventi di risparmio energetico, studi di fattibilità e calcolo delle grandezze necessarie ad individuare i risparmi da conseguire, le apparecchiature da installare, gli interventi tecnici da effettuare;

- Redazione del bilancio energetico comunale differenziato per centri di consumo energetico;

- Previsione di un budget con l’individuazione dei costi degli interventi, degli obiettivi di risparmio energetico, della riduzione dei costi di gestione e dei tempi previsti;

- Raccolta della normativa tecnica e delle disposizioni legislatative per una corretta gestione energetica;

- Stesura di un piano di formazione per gli operatori dell’Ente Locale coinvolti.

- Informazione e sensibilizzazione collettiva per incentivare il risparmioenergetico.

Ing.Nicola De Nardi(nicden@antares.it)

BIBLIOGRAFIA

-La professione dell’Energy manager e la situazione energetica italiana.

Aspetti di continuità e di evoluzione.Novembre 1994.

Commissione Europea per l’energia - F.I.R.E.

-La legislazione energetica e le sue implicazioni per gli operatori:

esperienze e prospettive. Dicembre 1994. F.I.R.E.

-L’Energy manager nel settore pubblico e nel terziario.Maggio 1995.

Azienda municipalizzata del Comune di Modena. F.I.R.E.

-L’organizzazione e la funzione dell’Energy manager nel settore

pubblico e nel terziario.Convegno nazionale F.I.R.E.

Fiera di Milano Expocomfort - marzo 1996 .

-Seminario sulle norme U.N.I. e la legge 10/1991:Consiglio Nazio-

nale degli Ingegneri-Commissione Impianti-Aprile 1996.

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