Biomasse
La biomassa è materia organica di origine vegetale e animale non utilizzabile per alimenti e scopi industriali.
Le biomasse sono costituite da:
residui solidi e liquidi dell'attività umana;
residui agroforestali;
residui zootecnia;
residui delle industrie di trasformazione;
scarti delle industrie farmaceutiche.
Potere calorifico della biomassa:
Esempio.
La legna proveniente dall'esbosco (umidità media del 40%) ha un CE di 10 MJ/kg; valore che si eleva a 15 MJ/kg con l'essiccazione (15 % di umidità). Il medesimo materiale (verde o secco) è caratterizzato da un PCI e un PCS rispettivamente di 18,7 e 19,4 MJ/kg).
La conoscenza del CE (contenuto energetico) assume un'importanza fondamentale per la progettazione di impianti per la trasformazione termochimica di una data biomassa.
Conoscendo il PCI (potere calorifico inferiore) di un materiale e la sua umidità, è possibile risalire al suo CE.
Il PCI, potere calorifico inferiore, = 90 - 95 % del PCS.
Il PCS, potere calorifico superiore, = quantità di energia termica ricavabile da 1 kg di sostanza secca a combustione completa.
Impatto ambientale delle biomasse:
Gli effetti delle biomasse sull'ambiente sono, in genere, legati al loro possibile carico inquinante. Ad esempio, nell'ambito della prevenzione dell'inquinamento delle acque superficiali, i problemi derivanti dallo smaltimento degli scarichi di allevamento zootecnici, in particolare quelli suinicoli, si fanno sentire sempre con maggiore urgenza. In generale, infatti, si registra un progressivo aumento del numero dei capi in allevamento , che si accompagna spesso ad una sempre maggiore concentrazione degli insediamenti, con forti volumi di acque di lavaggio impiegate per la pulizia delle porcilaie.
Da tutto ciò l'origine di notevoli problemi di ordine sanitario (propagazione di batteri, odori molesti) e ambientale (inquinamento delle falde e dei campi d'acqua ricettati) nel caso di uno scarico incontrollato delle acque superficiali e del suolo.